lunedì 9 febbraio 2015

CLAUSOLA VALUTATIVA: Perché è giusto che l’emendamento sia diventato legge anche contro il parere dell’esecutivo



Non si è trattato di distrazione ma nemmeno di un'imboscata perché il Partito Democratico, i Cittadini e l'Assessore erano a conoscenza che l’emendamento proposto dai Cinque Stelle e firmato dal sottoscritto era una semplice “clausola valutativa”, peraltro redatta in collaborazione con gli uffici del Comitato di Controllo.
Ricordo che il senso di ogni clausola valutativa è quello di analizzare, nel modo più rigoroso possibile, se la legge in questione ha prodotto i risultati che si prefiggeva e questo non per criticare o mettere sotto esame l'esecutivo ma solo al fine di poter migliorare la legge stessa.
Pochi mesi fa la Corte dei Conti, nella sua consueta seduta di Parificazione del bilancio ha sollecitato la nostra Regione a usare di più questo strumento che del resto è già presente in gran parte delle Leggi regionali e in quelle licenziate dal Parlamento Europeo.
E' evidente che in un provvedimento legislativo di questa portata, che mira a far ripartire la crescita nella nostra regione iniettando nel sistema una considerevole quantità di risorse, è di fondamentale importanza analizzare a distanza i risultati ottenuti.
Entrando nel merito l'emendamento incriminato proponeva che il Consiglio regionale controlli l’attuazione della presente legge e valuti i risultati ottenuti dalle misure introdotte. A tal fine, per il primo biennio di applicazione, la Giunta predispone una relazione annuale che renda conto del primo impatto della presente legge ed evidenzi le criticità emerse. Alla fine di ogni triennio verrà invece predisposta una relazione che dimostri con dati quantitativi e qualitativi i risultati raggiunti.
Sono anche convinto che la proposta di rendere pubbliche le relazioni e gli atti relativi al processo di valutazione, tramite il sito web del Consiglio regionale, non possa che avvicinare i cittadini alle istituzioni
L'emendamento, per altro, non era per nulla “blindato” e il sottoscritto era del tutto disponibile a modificare sia la tempistica che la modalità di valutazione dell'attuazione della legge.

 
Si allega l’emendamento proposto affinché ognuno possa esaminarlo e trarre le proprie considerazioni in merito.


1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma Serracchiani considera tutto (anche il miglioramento) una "lesa maestà". Qualcuno le dica che non siamo in un paese totalitario e nemmeno in TV. Mi spiace ma non genera simpatia.
Continua così, sei di esempio per i molti che rinunciano al dialogo e al ragionamento!