mercoledì 30 luglio 2014

Buon uso dei finanziamenti regionali?

Di seguito il testo dell'interrogazione a risposta scritta che ho appena presentato. 

Visto che nel comune di Mossa, in provincia di Gorizia, alcuni anni fa e con cospicui finanziamenti regionali, è stato ristrutturato un immobile destinato a dare un’opportunità lavorativa ai pazienti seguiti dal Centro di Salute Mentale,
preso atto che trattasi dell’”Oasi del Preval, Max Krammar” che concretizza quanto fortemente voluto da quel Max Krammar che, avendo lavorato con Franco Basaglia, ne aveva condiviso il sogno: aggregare e dare anche con un lavoro dignità ai pazienti con disturbi mentali,
visto che recentemente è emerso che del primitivo progetto sarebbe restato ben poco e nell’”Oasi del Preval, Max Krammar” l’attività principale sarebbe quella della ristorazione e della degustazione dei vini,
considerato che, alle legittime richieste di spiegazioni espresse da alcuni cittadini, la risposta del Direttore Generale dell’Azienda per i Servizi Sanitari n. 2 Isontina, non solo non fugava le perplessità sollevate, ma risultava un mix tra il burocratico e il reticente,
posto che in un caso del tutto analogo il Consiglio di Stato, Sezione V, con sentenza n. 2980 dell’11 giugno di quest’anno, ribadiva che una struttura ristrutturata con soldi pubblici doveva essere utilizzata esclusivamente per le attività elencate nel progetto

interroga l’Assessore competente per sapere

quali e quanti finanziamenti pubblici abbia ricevuto negli ultimi 5 anni il consorzio di Cooperative Sociali “il Mosaico” finalizzati alla creazione/sviluppo dell’Oasi del Preval,
i termini dell’appalto di servizio stipulato dall’ASS2 Isontina e la cooperativa in questione,
quale tipo di rapporto economico è stato instaurato tra l’ASS2 Isontina e il Consorzio “il Mosaico” per la gestione dell’edificio ove è situato il pubblico esercizio “Mora del Gelso”,
quali, quante e per che periodo sono state attivate dall’impresa denominata “Mora del Gelso” le “borse lavoro” per l’inserimento lavorativo di soggetti in cura presso il CSM.

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